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Notizie di economia

Ocse, “cauto ottimismo” sull’economia globale. L’attività in Italia resta “debole”, Pil a +0,7% quest’anno

MILANO – L’Ocse spruzza un poco di ottimismo sull’aggiornamento delle sue previsioni di crescita, confermando quelle dell’Italia e invitando come spesso a fare le riforme e ben spendere i soldi del Pnrr per sostenere l’andamento economico ora che non c’è più il Superbonus a tirare la carretta.

La crescita del Pil mondiale dovrebbe attestarsi al 3,1% nel 2024, stabile rispetto al 2023, prima di risalire leggermente al 3,2% nel 2025 grazie ad una "crescita più sostenuta dei redditi reali e ad un calo dei tassi direttori". si legge nelle Prospettive economiche pubblicate oggi a Parigi. Globalmente, prosegue l'organismo per la cooperazione e lo sviluppo economico internazionale, "le politiche macroeconomiche dovrebbero tuttavia rimanere restrittive in ampia parte delle economie, con tassi di interesse reali che caleranno solo progressivamente nel corso dei prossimi due anni e un moderato risanamento di bilancio in gran parte dei Paesi".

G7, impegno a azzerare progressivamente carbone entro 2035

I Paesi del G7, nel documento finale del G7 Ambiente, Energia e Clima, confermando le anticipaqzioni di ieri si impegnano a "eliminare progressivamente la generazione di energia a carbone durante la prima metà degli anni 2030 o in un periodo coerente con il mantenimento dell'aumento della temperatura entro un grado e mezzo". Lo indica il documento finale. Sul fronte della coopeerazione con altri Paesi c'è un impegno a promuovere lo stop all'approvazione di nuove centrali elettriche a carbone a livello globale il più presto possibile.

Dal G7 Ambiente, Energia e Clima anche una sponda per sostenere l'avvio del nucleare di nuova generazione. "Per quei Paesi che scelgono di utilizzare l'energia nucleare o sostengono il suo utilizzo" c'è un impegno dei Paesi G7 a "promuovere il responsabile dispiegamento delle tecnologie per l'energia nucleare, compresi reattori avanzati e reattori modulari di piccole dimensioni, compresi i microreattori, e lavorare collettivamente per condividere le migliori pratiche nazionali, inclusa la gestione responsabile dei rifiuti, consentire un maggiore accesso agli strumenti di finanziamento dei progetti, sostenere la collaborazione settoriale, progettare procedure di licenza e rafforzare il coordinamento nello sviluppo di progetti commerciali tra i membri interessati del G7 e i mercati terzi".

Istat, ad aprile l'inflazione rallenta, prezzi +0,9% su anno

Secondo le stime preliminari dell'Istat nel mese di aprile l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dello 0,9% su base annua (da +1,2% di marzo). "La lieve decelerazione risente della dinamica tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-13,9% da-10,3%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+2,9% da +4,5%). In leggero rallentamento anche gli alimentari (+2,6% da +2,7%). Di contro, gli energetici regolamentati mostrano una decisa ripresa tendenziale (+0,8% da -13,8%), nonostante il calo congiunturale (-8,2%)" commenta l'Istat.

Taglio emissioni da record in Italia nel 2023, -6,5%

L'Italia ha segnato nel 2023 il taglio di emissioni di gas serra più significativo mai registrato in una fase di crescita economica (escludendo gli anni della crisi finanziaria 2008-2009 e della pandemia).

Con una diminuzione di 27 milioni di tonnellate, pari a-6,5% rispetto all'anno precedente, il Paese potrebbe tornare in traiettoria per centrare gli obiettivi europei al 2030. Per raggiungerli basterebbe tagliare ogni anno "solamente" 20 milioni di tonnellate di gas serra. E quanto emerge dalla quinta edizione del Rapporto "10 key trend sul clima" elaborato da Italy for Climate, rete di centri di ricerca e imprese promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile di Edo Ronchi. Il taglio delle emissioni è frutto di un mix di fattori: dalle temperature più elevate nei periodi invernali alla maggiore consapevolezza delle imprese, che hanno avviato investimenti in rinnovabili, e dei cittadini stessi, con comportamenti più attenti nei consumi quotidiani.

Il settore elettrico ha registrato un calo record delle emissioni, con un decremento del 18% rispetto al 2022. Questo risultato è stato ottenuto grazie all'aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, che ha raggiunto quasi il 44% del totale, e al calo della produzione da combustibili fossili (-33 TWh), in particolare dal carbone. Nel 2023 per la prima volta nel nostro Paese eolico e fotovoltaico insieme hanno rappresentato oltre il 20% della produzione nazionale di energia elettrica. Lo scorso anno si è assistito al miglioramento nell'installazione di nuovi impianti fotovoltaici (mentre l'eolico resta ancora fermo al palo) che hanno superato i 5 Gw di potenza, più del doppio dell'anno precedente, ma ancora lontanissimi dagli 8 Gw della Spagna e, soprattutto, dai 14 Gw della Germania.

Solo nel settore residenziale, anche grazie al Superbonus, sono oramai oltre 1,3 milioni le famiglie allacciate ad un impianto fotovoltaico, che da soli arrivano a soddisfare quasi un decimo di tutti i consumi domestici nazioni.

Meloni: "9,8 miliardi per 17 accordi di coesione, priorità ridurre i divari"

"Finora abbiamo sottoscritto 17 Accordi, siamo in dirittura d'arrivo per chiudere gli ultimi 4 che mancano (Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna) e coprire così tutto il territorio nazionale. È un lavoro estremamente prezioso che ci ha permesso di mettere finora a disposizione dei territori la somma complessivo di 9,8 miliardi di risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027. È un pacchetto particolarmente importante, che oggi il Cipess è chiamato ad approvare e che ha movimentato circa 15 miliardi di euro attraverso risorse regionali, nazionali e private". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla riunione del Cipess (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile).

"L'Italia è una Nazione che nel tempo ha accumulato diversi divari: tra Nord e Sud, tra la costa tirrenica e quella adriatica, divari all'interno delle stesse Regioni, tra aree più interne e aree più urbanizzate e raggiunte di più da servizi e infrastrutture. Ridurre questi divari è una delle nostre priorità e la strada migliore per farlo è concentrare le risorse che abbiamo a disposizione, a partire da quelle europee legate alle politiche di coesione, su interventi strategici e di lungo periodo. Così come è fondamentale spendere quelle risorse bene, nel minor tempo possibile, evitando sprechi e inefficienze". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo durante la riunione del Cipess, che si è appena conclusa a palazzo Chigi, alla presenza del sottosegretario Alessandro Morelli, in qualità di segretario del Comitato, dei ministri che lo compongono e di diversi presidenti delle Regioni.

Cina: +10,2% profitti industriali nei primi due mesi 2024

I profitti delle grandi imprese industriali hanno segnato in Cina un rialzo annuo del 10,2%, a 914,06 miliardi di yuan (quasi 130 miliardi di dollari) nei primi due mesi del 2024, rafforzando un trend di ripresa dopo la contrazione del 2,3% registrata nell'intero 2023 grazie alle misure di sostegno all'economia volute da Pechino. Secondo i dati diffusi dall'Ufficio nazionale di statistica, le aziende pubblica hanno segnato nel periodo un rialzo dello 0,5% (da -3,4% del 2023), mentre quelle private uno balzo del 12,7% (da +2%).

Byd: utili record per il gigante dell'auto elettrica cinese, +80,7% a 3,83 mld

La casa automobilistica cinese Byd, leader mondiale nel settore dei veicoli elettrici, ha registrato un utile record per il 2023, pari a 3,83 miliardi di euro (30,04 miliardi di yuan).
L'aumento e' stato dell'80,7% rispetto al 2022, secondo quanto ha dichiarato il gruppo alla borsa di Shenzhen - dove e' quotato - grazie all'entusiasmo per il mercato dell'elettrico e nonostante le difficili condizioni dell'economia cinese.

Cresce import (dalla Cina), scende export del cappello italiano

Il comparto italiano del Cappello nel 2023 ha visto una diminuzione delle esportazioni (-2,8%) e un aumento delle importazioni (+2,8%) a fronte però di una crescita del fatturato.

A livello nazionale sale l'import a 262 milioni di euro (+2,7%), scende l'export a 410 milioni di euro (-2,8%). I dati sono resi noti da Paolo Marzialetti, presidente nazionale Settore Cappello e vicepresidente Federazione Italiana TessiliVari.

La produzione industriale della Cina cresce del 7%, Aumentano del 5,5% le vendite

Segnali contrastanti in Cina sull'economia da produzione industriale e vendite al dettaglio di gennaio-febbraio 2024: hanno segnato, rispettivamente, rialzi annui del 7% e del 5,5%, oltre le attese di +5% e +5,2%.

Italy in talks with China's Chery on car plant

MILAN, March 13 (Reuters) - The Italian government is holding talks with China's Chery Auto as part of efforts to attract another major automaker to the country in addition to Stellantis (STLAM.MI), opens new tab and increase national car production, two sources told Reuters.

Rome wants to raise Italy's national car production to 1.3 million vehicles a year from below 800,000 in 2023 and is already in discussion with Stellantis - the country's sole major automaker - to increase the group's output to one million units annually by the end of this decade, a total it last hit in 2017.

Industry Minister Adolfo Urso has said Italy wants a second manufacturer to add around 300,000 vehicles to national output. Should the talks succeed, Chery would be among the first Chinese automakers with a European manufacturing presence, intensifying competition with local legacy manufacturers, especially in the electric vehicle (EV) segment. Urso said last month Italy held talks with Tesla (TSLA.O), opens new tab and with three undisclosed Chinese carmakers, whose representatives visited Italy last year to assess potential investment opportunities.

A Genova apre Clia cruise week con big delle crociere e ministri

Parte la Clia cruise week, settimana europea della crociera che porta a Genova 700 ospiti e 150 speaker provenienti da tutto il mondo.

La logistica torna a Verona con la terza edizione di Letexpo

II settore dei trasporti e della logistica sostenibile si da' appuntamento un'altra volta a Verona, dove domani inizia la 4 giorni di LetExpo, la più grande fiera del settore, promossa da Alis, che rappresenta circa 2500 realtà di questo comparto.

Nuove modalità di trasporto, servizi alle imprese in Italia e in Europa saranno i temi sui quali si svilupperà il confronto, con tavoli tematici e dibattiti con i protagonisti delle istituzioni e dell'economia. Organizzata in collaborazione con Veronafiere, LetExpo è patrocinata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Mit), Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (Mase), e vede come partner istituzionale lo Stato Maggiore della Difesa.

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