Un seminario sul transfer pricing in Italia

Il 10 ottobre 2025, la Camera di Commercio, in collaborazione con uno dei suoi membri associati, lo studio legale Forvis Mazars, ha organizzato a Milano un seminario sul transfer pricing in Italia.  All’evento, hanno partecipato con i propri interventi: Wang Hong, Segretario Generale della Camera; e Marco Croci e Alessandro Mocarelli, Partner Audit e Partner Outsourcing di Forvis Mazars. L’incontro, moderato da Wang Chao, Director Audit e China Desk leader di Forvis Mazars, ha visto, inoltre, la partecipazione di oltre 30 rappresentanti di imprese associate alla Camera.

Nel suo intervento, il Segretario Generale Wang Hong ha ricordato che, secondo i dati riportati nel “Rapporto sullo Sviluppo delle Imprese Cinesi in Italia (2024)” pubblicato dalla Camera, il 54,35% delle imprese intervistate considera le questioni fiscali e di compliance la sfida principale per gli investimenti in Italia. Parte delle imprese cinesi attive in Italia sono già sottoposte – o potrebbero essere sottoposte a breve – a ispezioni o audit fiscali legati al transfer pricing dalle autorità fiscali italiane, che stanno diventando sempre più severe nella loro vigilanza in questo ambito.

Nel loro discorso, Marco Croci e Alessandro Mocarelli hanno dato il benvenuto ai partecipanti, sottolineando l’importanza del seminario ed esprimendo la speranza che, attraverso la condivisione e le esperienze professionali delle aziende, l’incontro potesse aiutare le imprese cinesi a comprendere e rispondere meglio alle politiche sui transfer pricing e ai requisiti di conformità in Italia.

Antonio Zegovin, partner di Forvis Mazars Italia, ha aperto la sessione presentando il quadro normativo di base per il transfer pricing in Italia, sottolineando che ricoprono un ruolo importante nel commercio e negli investimenti transfrontalieri. Egli ha analizzato in dettaglio le modalità di ispezione adottati dall’Agenzia delle Entrate italiana, chiarendo il motivo per cui il transfer pricing rappresenta un ambito prioritario per i controlli fiscali, e ha presentato poi un nuovo meccanismo di screening dei contribuenti basato sul rischio. Zegovin ha poi condotto un’analisi mirata su alcune aree di preoccupazione, come: i test di operatività e la differenza tra il metodo TNMM e la determinazione dei prezzi tradizionale; i servizi e la ripartizione dei costi all’interno dei gruppi; le operazioni finanziarie all’interno dei gruppi (prestiti, garanzie, cash pooling); l’analisi delle attività immateriali e del modello DEMPE.

Prendendo come esempio casi pratici di alcune aziende cinesi che operano in Italia, ha inoltre illustrato le principali aspettative delle autorità fiscali italiane, presentando una sintesi dei problemi più comuni affrontati dalle filiali e dai distributori cinesi in Italia. Infine, ha sottolineato l’importanza dell’analisi funzionale e l’analisi dei rischi, spiegando che, attraverso una strategia di documentazione adeguata, si possa ridurre in modo significativo il rischio di controversie.

Nella sezione dedicata alla gestione del rischio e alle best practice, Zegovin ha poi fornito indicazioni concrete su come preparare un documento conforme e convincente, presentando alcuni strumenti proattivi come l’Advance Pricing Arrangement (APA), il Mutual Agreement Procedure (MAP) e i meccanismi di cooperazione e compliance fiscale, offrendo spunti utili per il buon funzionamento delle imprese cinesi in Italia.

I partecipanti hanno dichiarato di aver acquisito una comprensione più approfondita della politica italiana sui transfer pricing e delle misure di gestione del rischio fiscale grazie al seminario, che ha fornito un importante orientamento per le imprese in Italia nella gestione conforme e nella prevenzione dei rischi fiscali. L’incontro si è concluso in un clima vivace di scambio e interazioni, ricevendo riscontri molto positivi.